INTERROGAZIONE n. 96 del 07/10/2015
Interrogazione n.96/10^ di iniziativa del Consigliere G. AIETA recante: "Sul progetto Nuclei di Cure Primarie della ASP di Cosenza"

Al Presidente della Giunta regionale -

Premesso che:
in data 30.09.2015 si é conclusa la sperimentazione organizzativa della medicina generale con il progetto " Nuclei di Cure Primarie " della ASP di Cosenza;
le indicazioni legislative (L.189/2012-Balduzzi- e Patto della Salute 2014/2016, recepite con DCA 67/2015 (obiettivi di Piano) e DCA 76/2015 ("Riequilibrio Ospedale /territorio: consolidamento della rete dell'assistenza primaria") con le Cure Primarie, individuano nelle nuove forme associative della medicina generale, la gestione dei bisogni di salute per 24 h e sette gg.;
in questo nuovo approccio organizzativo e di funzione, il Medico di Medicina Generale rappresenta uno snodo fondamentale nel rapporto tra cittadini ed offerta del SSR;
infatti, al Medico è affidato il compito di tradurre i bisogni sanitari del paziente in domanda di assistenza (es. prevenzione, educazione, prestazioni dirette, prescrizioni di farmaci, visite specialistiche, esami diagnostici, ricoveri, ecc.);
la criticità del rapporto tra bisogni e risorse disponibili, evidenzia, ancor più che in passato, la centralità del ruolo di Medico di Medicina Generale per governare i fenomeni dell'invecchiamento della popolazione e richiede un attento governo dei consumi sanitari;
sia i fenomeni in atto, sia il processo di contenimento della spesa, necessitano di "governare il sistema", pertanto, è necessario dare forza allo sviluppo delle forme associative costituite in team multiprofessionali (MMG. P.L.S. M.C.A. Specialisti Ambulatoriali, Infermieri, Assistenti sociali, Amministrativi), affidando loro un'azione "d'iniziativa" tale da garantire un efficace sistema di controllo delle patologie croniche che, se non contrastate, portano a ripetuti ricoveri, onerosi sia sotto l'aspetto economico che sociale;
in quest'ottica, l'ASP di Cosenza insieme alle OO.SS. dei MMG e gli Specialisti ambulatoriali, ha elaborato e realizzato una piattaforma comune di gestione con l'istituzione sperimentale, prima, dei Nuclei di Cure Primarie, e, oggi, UCCP/AFT, affidati ai MMG e Specialisti, volta a decentrare i servizi su base territoriale per monitorare e gestire le patologie croniche, quali diabete, sindrome metaboliche, Broncopneumopatia e Ipertensione ecc., cambiare gli stili di vita e ridurre gli accessi al Pronto Soccorso;
acclarato che: il DCA/67 individua nella "Linea Cure Primarie" la necessità di riorganizzare la medicina generale in AFT (Aggregazioni Funzionali territoriali) e UCCP (Unità Complesse Cure Primarie) e che il successivo DCA n.76 del 6.07.2015 recita " ... l'operatività in atto dei Nuclei di Cure primarie dovrà transitare, senza soluzione di continuità, nei nuovi modelli organizzativi..." riconoscendo in entrambi i DCA il valore propositivo e attuativo posto in essere con la sperimentazione affidata ai Nuclei di Cure Primarie nell' ASP di Cosenza;
le UCCP (Unità Complesse Cure Primarie) devono rappresentare la forma organizzativa attraverso la quale si potranno garantire, assieme alla Guardia Medica notturna, un'effettiva ASSISTENZA H24 e costituire un punto di riferimento valido, alternativo all'ospedale, per le urgenze di basso-medio livello (codici bianchi e verdi);
la ASP di Catanzaro si è attenuta al DCA n.76 del 6.07.2015, con determina del Commissario pro tempore che proroga l'attività dei Nuclei di Cure Primarie sino all'approvazione della contrattazione regionale della Medicina generale;
all'Asp di Cosenza è stato firmato Accordo Aziendale con le OO.SS. dei Medici di Medicina Generale e Specialisti ambulatoriali, maggiormente rappresentative, per l'attivazione e attuazione delle AFT e UCCP per gestire i bisogni assistenziali che non rappresentano condizione di emergenza e per il monitoraggio e controllo delle patologie croniche;
considerato che: i Nuclei di Cure Primarie sono risultati l’unica virtuosa esperienza nel panorama dell'assistenza sul territorio, specie per i pazienti cronici, in quanto vedono il coinvolgimento in media di 20 medici di famiglia, Specialisti e Infermieri che, rispondendo ad un progetto educazionale preventivo e d'intervento sul bisogno perseguono l'obiettivo di fornire una risposta più adeguata alla domanda di salute;
che nella provincia di Cosenza si sono registrate punte di eccellenza riscontrabili nei dati in possesso dell'ASP e riferiti alla riduzione degli accessi agli ospedali, spesso per cosiddetti "codici bianchi" e un significativo riscontro di malattie (vascolari, cardiache, pneumologiche) già in atto e non conosciute dal paziente, consentendo, cosi, di intervenire almeno 5 anni prima nel contrasto della malattia;
questa nuova esperienza della sanità cosentina è presente in altre Regioni del nord ormai da anni, con risultati apprezzati dal Ministero;
per una serie di ragioni, inspiegabili, si è interrotta tra i medici e il management dell'Asp, ogni comunicazione tanto da addivenire alla scadenza dei contratti per poi prorogarli per un solo mese mettendo a rischio la qualità di programmazione, prevenzione e cure dei medici operanti nei Nuclei di Cure Primarie, nonché l'aspettativa dei circa 30 operatori tra Infermieri e personale Amministrativo che vi operano;
Per sapere:
quali siano le motivazioni di tanta superficialità da parte del Commissario dell'Asp di Cosenza nel trattare una realtà (NCP) che ha dimostrato capacità di gestire le necessità assistenziali, anche di urgenza, monitorare e gestire i pazienti cronici, con riduzioni, in prospettiva, dei costi per il bilancio della Regione, e riduzione del ricorso all'ospedale, anche quando non necessario, in quanto la presenza di tali strutture evita gli accessi al pronto soccorso. E, cosa non secondaria, tanto apprezzata dall'utenza.

Allegato:

07/10/2015
G. AIETA